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Punti di interesse storico e artistico

Punti di interesse storico e artistico

BASILICA di SAN PIETRO

La Basilica di San Pietro in Vaticano, simbolo del cattolicesimo, è la più grande chiesa del mondo: la navata centrale è lunga 187 m e la cupola raggiunge i 136 m di altezza. La costruzione attuale è iniziata nel 1506.
ll colonnato ellittico che abbraccia i fedeli che accorrono tutte le domeniche per ascoltare la preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro, progettato dal Bernini nel Seicento, è costituito da quattro ordini di colonne. Guardandole da un punto indicato sulla piazza come il “Centro del Colonnato”, le quattro file sembrano una sola.
La facciata è del Maderno, il colonnato del Bernini, la cupola di Michelangelo: una sinfonia di capolavori del genio del rinascimento italiano.
Una curiosità: la maggior parte delle immagini sacre che all’interno della basilica sovrastano gli altari minori sembrano dei magnifici dipinti ma in realtà sono realizzati a mosaico. La Pietà di Michelangelo entrando a destra merita raccoglimento e contemplazione.

CASTEL SANT’ANGELO

Il mausoleo funebre dell’imperatore Adriano venne costruito nel 125 di fronte al Campo Marzio al quale fu unito da Ponte Elio. Racchiude in se quasi 2000 anni di storia, baluardo della difesa di Roma. Rifugio di imperatori e papi è collegato alla Città del Vaticano tramite il passetto di Borgo. E’ stato usato come prigione per molti anni. Il castello ha preso il suo nome attuale nel 590. Quell’anno Roma era afflitta da una grave pestilenza, per allontanare la quale venne organizzata una solenne processione cui partecipò papa Papa Gregorio I. Quando la processione giunse in prossimità della Mole Adriana, il papa ebbe la visione dell’arcangelo Michele che rinfoderava la sua spada. La visione venne interpretata come un segno celeste preannunciante l’imminente fine dell’epidemia, cosa che effettivamente avvenne. Da allora i romani cominciarono a chiamarlo Castel S. Angelo e a ricordo del prodigio nel XIII secolo posero sullo spalto più alto del Castello un angelo in atto di rinfoderare la spada. E’ indispensabile raggiungere la terrazza da cui si gode tutto il panorama di Roma

COLOSSEO

Il Colosseo simbolo dell’eternità di Roma, conosciuto come Anfiteatro Flavio, è situato nel centro storico. Esso era in grado di contenere fino a 50.000 spettatori. E’ il più grande e importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento della Roma antica che sia giunto fino a noi. Fu edificato su un’area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 72 d.C. e fu inaugurato da Tito nell’80 d.C. Non più in uso dopo il VI secolo, l’enorme struttura venne variamente riutilizzata nei secoli, anche come cava di materiale. Il nome “Colosseo”, che deriva dalla vicina statua del Colosso del Dio Sole, si diffuse solo nel medioevo. E’ un simbolo della città e una delle sue maggiori attrazioni turistiche. Era usato per gli spettacoli gladiatori e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni di battaglie famose, e drammi basati sulla mitologia classica). L’edificio forma un’ellisse di 527 m di circonferenza. L’arena all’interno misura 86 m per 54. E’ stato anche inserito fra le Sette meraviglie del mondo moderno

PIAZZA NAVONA

Ai tempi dell’antica Roma, era lo stadio di Domiziano in quanto fu costruito dall’imperatore Domiziano. Era lungo 276 metri, largo 54 e poteva ospitare 30.000 spettatori. Lo stadio era riccamente decorato con statue, una delle quali è quella di Pasquino, famosa per le “pasquinate” (lettere di protesta che i cittadini gli attaccavano addosso) ora posta nelle vicinanze.
Il nome della piazza era originariamente “in Agone” (dal latino agones, “giochi”) poiché lo stadio era usato solo ed esclusivamente per le gare di atletica. Non è assolutamente vero che piazza Navona veniva usata per le battaglie navali: si tratta di una leggenda metropolitana generata dal fatto che la piazza veniva allagata solitamente nel mese di agosto quando, per lenire il caldo, bloccavano gli scarichi delle tre fontane e l’acqua usciva in modo da allagare la piazza.
Piazza Navona è l’orgoglio della Roma barocca, con elementi architettonici e scultorei di maestri come Gian Lorenzo Bernini (la Fontana dei Quattro Fiumi al centro della piazza, che rappresenta il Danubio, il Gange, il Nilo ed il Rio della Plata, i quattro angoli della Terra), Francesco Borromini e Girolamo Rainaldi (Chiesa di Sant’Agnese in Agone, davanti alla fontana del Bernini) e Pietro da Cortona (autore degli affreschi della galleria di Palazzo Pamphilj). E’ nota la grande rivalità tra il Bernini ed il Borromini tanto è vero che il Bernini ha posto nella sua fontana dei Quattro Fiumi un personaggio che con la mano alzata sembra ripararsi dal crollo della Chiesa di Sant’Agnese realizzata dal Borromini

FONTANA DI TREVI

Meta irrinunciabile dei turisti che gettando una monetina nella fontana saranno certi di ritornare a Roma. Le monete, raccolte quotidianamente, vengono destinate dal comune di Roma ad opere caritatevoli. Il tema delle sculture è il mare. La scenografia è dominata da un cocchio, a forma di conchiglia sul quale è adagiata la grande statua di Oceano di Pietro Bracci, affiancata nelle nicchie laterali dalle statue della Salubrità e dell’Abbondanza, opera di Filippo della Valle; il cocchio è trainato da cavallucci marini, a loro volta preceduti da tritoni. Nella fontana costruita a metà del settecento, scultura e architettura barocca si compenetrano e si fondono perfettamente, in un suggestivo spettacolo acquatico. La fontana è alimentata dal più antico acquedotto romano il cui nome è “dell’Acqua Vergine”, indimenticabile scenario del film “ La Dolce Vita” di Federico Fellini.

MUSEI VATICANI

La sola Cappella Sistina, il capolavoro di Michelangelo, basterebbe a giustificare le code chilometriche per accedervi e gli oltre 5 milioni di turisti che li visitano ogni anno. La collezione di opere d’arte dei Musei raccoglie capolavori che vanno dall’epoca egizia alla rinascimentale. Troviamo opere di valore inestimabile, raccolte dai papi nel corso della loro esistenza o spesso commissionate da loro stessi, come la Cappella Sistina, che, restaurata recentemente, è stata riportata agli splendidi colori originali, o le stanze di Raffaello.
Ai milioni di visitatori che giungono da ogni parte del mondo per ammirare queste meraviglie il complesso appare come un unico grande museo, ma i Musei Vaticani, col loro nome completo: “Musei e Gallerie Pontificie”, sono il Museo dei Musei, il frutto dell’unione di varie raccolte. Diverse collezioni che spesso prendono il nome del papa che le iniziò. Sono oltre 70.000 gli oggetti esposti al pubblico su un estensione di circa 42.000 metri quadri e altri 50.000 pezzi sono conservati nei depositi. Vedere tutto in un unica visita è semplicemente impossibile.


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